domenica 30 settembre 2012

Capita che guardi un film...

...abbastanza particolare (gli idioti) girato in maniera non convenzionale da un regista (Lars von Trierd) di cui hai sentito parlare tanto e l'unico film che avevi visto ti aveva veramente rotto le palle (Dogville).
Questo però ti piace e ti stupisci talmente tanto che vai a cercare un po' di curiosità su wikipedia, leggi come è stato girato, rileggi battute prese dal film su wikiquote e sei tutto stupito e contento di quello che hai visto, è uno di quei film che bene o male lascia qualcosina. Magari trovi espressi concetti nei dialoghi del film che già ti ronzavano in testa un po' confusi...
Tipo questo:
Quello che voglio dimostrare è che se una società diventa sempre più ricca allora perché la gente non è più felice? Nell'età della pietra tutti gli idioti morivano, giusto? Adesso non è più così; essere un idiota è un lusso ma è anche un passo in avanti. Gli idioti sono esseri del futuro. Questo se si riesce a trovare un idiota che sia proprio un idiota che appartiene a se stesso.

Insomma sei soddisfatto di quel che hai visto. Poi cerchi un po' di conoscere il regista, e uno dei modi più divertenti è leggere le citazioni, e ti ritrovi a leggere su un articolo de il Giornale :

"Pensavo di avere origini ebraiche ma ho scoper­to di averle tedesche, sono un po’ na­zista e sono contento lo stesso."*

"Sono contro la Seconda Guerra Mondiale e mi sento vicino agli ebrei, anche se Israele è un dito nel culo"  

* sul Corriere della Sera (giornale un pochino più "corretto") viene spiegata un pochino meglio l'uscita:

"L' aver scoperto che il vero padre era un altro, rivelazione della madre sul letto di morte, gli ha creato non pochi scompigli. "Di colpo non ero più il figlio di un ebreo danese ma di un uomo di origini tedesche. Forse per questo ho una debolezza per l' estetica nazista. Ammiro Speer, architetto di grande talento...» "

che va beh... se prendiamo la parte dell'architetto e non quella del nazista può piacere o meno...

 ancora il corriere racconta...

"poi arriva il delirante capitolo Hitler. «Lo comprendo. È un uomo, quindi ha il male dentro. Come noi tutti. Non lo giustifico, ma lo penso spesso nel suo bunker. Non è quel che si dice un bravo ragazzo, ma provo simpatia per lui. Certo, non ce l' ho con gli ebrei. Anche se dopo aver conosciuto Susanne Bier (regista ebrea danese, ndr) avrei qualcosa da dire».
«E adesso come ne esco?», ridacchia rivolto alla attonita platea della stampa. «Forse potrei inventare una soluzione finale per giornalisti. Ok, sono nazi». Farà mai un blockbuster a Hollywood? «Perché no? Noi nazisti abbiamo tendenza di fare cose su larga scala». "

ehehehehe

bello il film, e m'ha fatto divertire anche il mio dopo film di ricerca. Ora mi immagino sto tizio magari con il naso ancora sporco di bianco (perché a nessuno verrebbe in mente di dire di essere nazi al festival di cannes se le parole non gli scivolassero sugli stupefacenti..... se non per beccarsi le pagine dei giornali) ridersela davanti a della gente che finge di essere scandalizzata.


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